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Le origini di Ragusa risalgono al neolitico esattamente alla cultura di Castelluccio; i primi insediamenti sono datati al XX secolo a.C.. la città ha da sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella storia dell'isola.
Se l'antica Hybla Heraia - la cui ubicazione è attualmente sconosciuta - fosse corrisposta al territorio di Ragusa, ad essa dunque si potrebbe legare la leggenda che narra del re siculo Hyblon, fondatore di un primo nucleo abitativo, dopo aver scacciato gli antichi sicani, meno progrediti rispetto ai siculi[senza fonte]. Essa sarebbe stata più volte assediata dai greci, ma inutilmente.
Nel 491 a.C. - si suppone presso Hybla Heraia - Ippocrate di Gela morì in battaglia contro i siculi iblei. Nel 450 a.C. Falaride, tiranno d'Agrigento, minacciò più volte col suo esercito l'indipendenza e la libertà del popolo di Ibla. Ma il tiranno venne respinto tenacemente e facilmente, anche grazie all'aiuto di Kamarina - fondata dai siracusani su territorio ibleo - e di Siculi, che intervennero con i loro eserciti a combattere gli agrigentini.
A Hybla (non a Ragusa), per il suo miele, il poeta romano Silio Italico attribuì l'appellativo di "Audax" (audace) poiché lo paragonava a quello del monte Imetto in Attica.
Gli abitanti del sito costiero di Kamarina, distante venti km da quello montuoso di Ragusa, dopo la distruzione della loro città cercarono riparo nelle cittadine e nei borghi vicini; Comiso ne ebbe maggiore incremento.
In seguito, sotto i Romani, Ibla sarebbe diventata una città decumana (ma non vi è accordo su questo punto) insieme a Modica; obbligate cioè a pagare la decima parte dei raccolti, ciò fa pensare ad un trattamento di favore, probabilmente dovuto al fatto che le città si arresero senza combattere